Internet of Things (Iot) è una evoluzione dell'uso della Rete: gli oggetti (le "cose") si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate messe a disposizione da altri.   L’oggetto interagisce con il mondo circostante, in quanto è dotato di “intelligenza”, ovvero reperisce e trasferisce informazioni tra la rete internet e mondo reale.  Lo scopo di questo tipo di soluzioni è sostanzialmente quello di monitorare e controllare e trasferire informazioni per poi svolgere azioni conseguenti.

Dal frigorifero di casa, all'orologio, al semaforo, tutti possono essere considerati esempi di IoT. L'importante è che questi oggetti siano connessi alla rete, e che abbiano la possibilità di colloquiare con tutti gli altri oggetti e che possano prendere decisioni. In questo modo, questi oggetti diventano "intelligenti", e possono attivarsi e disattivarsi "da soli" e secondo le necessità.

In ambito cittadino, ad esempio, un rilevatore collocato in una strada può controllare i lampioni e segnalare se la lampada funziona, ma lo stesso rilevatore potrebbe, se adeguatamente attrezzato, segnalare anche informazioni sulla qualità dell’aria o sulla presenza di persone.

 

 

Secondo le stime nel 2020 ci saranno 26 miliardi di oggetti connessi a livello globale. Le aspettative degli esperti sono che l'Internet delle cose cambierà il nostro modo di vivere in modo radicale.

Numerosi possono essere gli ambiti applicativi dell'IoT: Smart city, smart home, smart mobility, smart agricolture, smart industry.

 

Una rete per l’Iot prevede la presenza dei seguenti elementi base:

  • le cose (things);
  • i Gateway.

 

 

Image of Micrium

 

 

Le cose sono dei dispositivi elettronici in grado di:

  • Adempiere al compito per il quale è stato costruito. (Un sensore provvederà ad rilevare la misura di sua competenza, una lavatrice a gestire i cicli di lavaggio, ecc…); 
  • eseguire delle elaborazioni sulla base di condizioni specifiche;
  • comunicare attraverso la rete con le altre cose.

I gateway sono dei dispositivi in grado di mettere in comunicazioni parti di reti di dispositivi (cose) con caratteristiche differenti.

Le cose ed i gateway possono anche coesistere nella stessa entità.


1.2. Problemi nell’implementazione dell’Iot degli attuali sistemi di automazione

Gli attuali sistemi per l’automazione sia in applicazioni civili che industriali sono basati su protocolli chiusi o semiaperti con una struttura incapace di implementare il paradigma dell’Iot.

L’Iot prevede che tutti i dispositivi collegati alla rete abbiano la facoltà di interagire direttamente gli uni con gli altri. Occorre quindi che ognuno di questi abbia al suo interno una “intelligenza” in grado rendere possibile questa interazione.

Nel mercato, attualmente, nessun sistema ha queste possibilità in maniera nativa, quindi nessuno di essi è conforme con il paradigma Iot. Per questa ragione i produttori sono costretti a mettere a disposizioni strumenti hardware e software che emulino tale funzione.

 

PER INDUSTRIA 4.0 intendiamo letteralmente la quarta rivoluzione industriale. La produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa . A voler individuare i cardini intorno ai quali ruota questa “rivoluzione” possiamo dire che riguarda.

 1.L’utilizzo dei dati come strumento per creare valore. Perché intorno ai dati si muove la potenza di calcolo delle macchine. Tutti i temi relativi ai big data, i dati aperti, IOT,         cloud  etc.…

 2.Analytics. Ovvero, una volta raccolti i dati, come si possono effettivamente far fruttare.

 3.Rapporto-interazione uomo-macchina. Come comunichiamo con le macchine, strumenti, interfacce, linguaggi

 4.Il ponte tra digitale e reale. La manifattura. La produzione di beni e servizi.

Cioè una volta avuti i dati, analizzati, processati e resi strumento per “istruire” le  macchine, l’ultimo passaggio è trovare i modi, gli strumenti per produrre i beni. E quindi l’interazione tra macchine.